Magia runica

Bratteato G 205 (V-VII secolo) con l'iscrizione alu.

Ci sono prove del fatto che, oltre ad essere un sistema di scrittura, le rune furono utilizzate anche per propositi magici, dalle più antiche epigrafi dell'età del ferro romana a quelle dell'età del ferro germanica, con iscrizioni non linguistiche e la parola alu; un maestro runico sembra essere stata dunque una persona versata nelle arti runiche, comprese quelle magiche.

Il Sigrdrífumál contenuto nell'Edda poetica menziona "rune della vittoria" da incidere su una spada, "alcune sull'impugnatura ed alcune sull'intarsio, e chiamare Týr due volte".

In tempi più moderni, il folclore e la superstizione legati alle rune vennero trasmessi in forma di simboli magici islandesi. All'inizio del XX secolo, il misticismo tedesco crea nuove forme di "magia runica", alcune delle quali continuate o sviluppate da aderenti all'etenismo; gli attuali sistemi di divinazione runica sono basati sull'ermetismo, sull'occultismo e sull'I Ching.


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